Da una collaborazione con il Corso Development Design Studio 2 nascono 13 progetti per il restyling estetico e funzionale di alcune macchine dell’azienda di Mandello del Lario
Gilardoni SpA – azienda leader internazionale nel campo delle strumentazioni radiologiche per la medicina, delle apparecchiature per i controlli di sicurezza e antiterrorismo e per i controlli non distruttivi in vari settori dell’industria – guarda al futuro non solo con i continui investimenti in ricerca e innovazione, parte del suo DNA, ma anche attraverso i rapporti con il mondo dell’università e della ricerca.
Ed è dalla collaborazione con il Politecnico di Milano, e in particolare con il Corso Product Development Design Studio 2 della facoltà di Design & Engineering, che sono nati 13 progetti di restyling estetico e funzionale di alcune macchine per il controllo aeroportuale fra i prodotti di punta dell’azienda che ha sede a Mandello del Lario ma conosciuta nel mondo.
“Uno dei più importanti insegnamenti che ci ha lasciato l’ingegner Arturo Gilardoni, fondatore della nostra azienda, è l’attitudine a lasciare ampio spazio ai giovani, ai quali era convinto andassero trasmessi tutto il sapere e l’esperienza: così facendo, essi certamente avrebbero saputo dare grandi soddisfazioni – sottolinea Marco Taccani Gilardoni, Amministratore di Gilardoni. Con la stessa convinzione anche oggi vogliamo continuare a coltivare i giovani talenti e la collaborazione con Politecnico di Milano, che riguarda questo Corso ma anche lo scambio continuativo con il nostro Dipartimento di ricerca e sviluppo, si inserisce proprio in questa scia”.
Frutto delle sinergie tra le aree disciplinari di design, ingegneria meccanica e ingegneria dei materiali, il Corso Product Development Design Studio 2 ha l’obiettivo di specializzare gli studenti nell’industrializzazione e prototipazione, con particolare attenzione alla scelta dei materiali, ai processi produttivi e al contenimento dei costi.
Nello specifico, per alcune giornate gli studenti hanno assistito alle lezioni tenute dagli esperti di Gilardoni, divenuti temporaneamente “docenti” per contribuire alla formazione tecnica dei corsisti, con particolare attinenza all’assemblaggio delle apparecchiature, e portando un valore aggiunto significativo al percorso di apprendimento.
I giovani partecipanti, circa 40, sono stati chiamati a concentrarsi su un progetto che coinvolge le macchine sviluppate dall’azienda per i controlli aeroportuali
I prodotti oggetto del restyling sono utilizzate anche in occasione di alcuni grandi eventi – dal G7 alla Festa della Repubblica, passando per Sanremo 2018 – oltre che in luoghi di importanza strategica o artistica, come presso il Senato della Repubblica, in territorio Vaticano o al Museo degli Uffizi. Lavorando suddivisi in 13 gruppi, hanno elaborato proposte per una nuova linea di design, andando verso una revisione degli aspetti ergonomici e funzionali che tenesse in considerazione sia l’utilizzo da parte degli operatori, sia i fattori di influenza sulla percezione da parte dei viaggiatori o dei visitatori dei luoghi interessati.
“Siamo molto soddisfatti di come si è sviluppato il percorso con gli studenti e del rapporto di scambio instaurato. Devo anche dire che tutti e tredici i progetti presentati contengono elementi interessanti – continua Marco Taccani Gilardoni. In particolare, abbiamo deciso di premiare quello che secondo noi meglio risponde al mandato iniziale con una proposta realmente innovativa e con caratteristiche che lo renderebbero adeguato per un’effettiva applicazione”.
“Gilardoni è una scientific industry che, per sua natura, basa la sua crescita sulla ricerca e sullo sviluppo tecnologico continuo – conclude Marco Taccani Gilardoni. Questo è possibile grazie al nostro team di ingegneri, fisici e chimici che è incessantemente impegnato per ricercare soluzioni innovative e per mantenere i nostri prodotti a livelli di eccellenza, sempre al passo non solo con la rapida evoluzione tecnologica, ma anche con le altrettanto mutevoli e purtroppo continue minacce in termini di sicurezza”.