Nella settimana dal 7 al 11 marzo si è svolto presso la IAEA – International Atomic Energy Agency (@iaeaorg) di Vienna, un primo incontro per discutere sullo sviluppo di un programma (syllabus) di radiografia per applicazioni dei Beni Culturali.  

Gilardoni, ha da sempre avuto un pensiero di riguardo per le opere d’arte, difatti già 50 anni fa pubblicavamo il primo libro di X-Rays in Art. Questo trattato fu concepito come un’opera organica, cercando di mantenere un’unità logica tra i vari soggetti esaminati; raccoglie il ruolo svolto dalla radiologia nell’interpretazione di dipinti, ceramiche, francobolli e opere antiche in genere.

Il nostro Davide B. ed Elisa E. hanno rappresentato Gilardoni durante questa settimana di intenso studio e lavoro, dando il loro contributo nella stesura del syllabus. Si è discusso ampiamente della formazione del personale specializzato in controlli non distruttivi in ambito radiologico, delle varie tecnologie e indagini diagnostiche per i beni culturali più utilizzate e conosciute. 

MEETING A VIENNA presso la IAEA - International Atomic Energy Agency
Raggi x per l'arte - Susanna e i vecchioni - Giovanni Battista Piazzetta

Elisa dal suo ritorno da Vienna ci racconta entusiasta:

“Personalmente è stata un’esperienza unica, non capita tutti i giorni di essere in una tavola rotonda insieme a persone con anni di esperienza nell’ambito dei controlli non distruttivi o che hanno lavorato nei più grandi musei d’Europa per eseguire raggi X per l’arte. È stato un onore portare la mia piccola esperienza di diagnosta dei beni culturali in un evento di portata internazionale.”

Il syllabus al momento è solo il principio di un progetto che potrà vedere nuovi sviluppi tra qualche mese. Questo programma potrà essere utilizzato per sviluppare un documento tecnico che fornirà informazioni pratiche e linee guida per tecnici qualificati.

Il settore dei controlli non distruttivi nell’arte è ancora un settore di nicchia

poco conosciuto anche dagli addetti ai lavori, non ci si può improvvisare esperti in materia, senza aver approfondito determinate tematiche, sia per quanto riguarda la storia dell’arte, la conoscenza dei materiali e le scienze diagnostiche che si applicano al manufatto. Una figura specializzata aiuterà a identificare nel migliore dei modi le cause e poi le soluzioni al problema.

La radiografia digitale può essere molto utile nel mondo dei beni culturali, grazie ad essa è possibile ottenere informazioni sullo stato di conservazione, sulle caratteristiche dei supporti, sulle tecniche realizzative e sugli strati pittorici sottostanti la pellicola pittorica finale. Grazie all’avanzare delle tecnologie oggi possiamo disporre anche di tecniche come la tomografia, la quale può essere utilizzata con successo per tutte le opere d’arte in cui è importante anche la terza dimensione. Permette di vederne l’interno in modo non invasivo, ricostruendo il manufatto nella sua interezza, senza scomporlo minimamente, ottenendo informazioni fondamentali sul loro stato di conservazione e sulle tecniche costruttive, aiutando i conservatori e i restauratori ad ottenere maggiori e più dettagliate informazioni rispetto alla versione 2D.

International Atomic Energy Agency
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