Forse non tutti sanno che viviamo ogni giorno immersi nelle radiazioni. Pensiamo, ad esempio, alla radiazione cosmica, che è costituita da protoni e nuclei di elio di provenienza solare o stellare, che interagendo con l’atmosfera provocano, a cascata, la formazione di particelle di vario tipo, come elettroni, raggi gamma, neutrini e così via che ricadono sulla superficie terrestre.
Ma le radiazioni fanno bene o fanno male?
Come per molte cose, la risposta è che dipende sempre dalla quantità a cui siamo esposti.
Molti cibi sono radioattivi per natura. Pensate che il cibo che mangiamo contribuisce per il 10% alla nostra esposizione totale alla radioattività.
Una banana, ad esempio, contiene una notevole quantità di potassio, una parte del quale, il cosiddetto potassio 40 (K40) è un isotopo radioattivo.
Ecco perché i container carichi di banane fanno a volte scattare gli allarmi dei portali di controllo radiometrico nei porti. Ma possiamo stare tranquilli perché la quantità di K40 che ingeriamo normalmente mangiando banane non è tale da destare preoccupazione per la nostra salute.
Nel nostro quotidiano veniamo a contatto con molti altri elementi naturalmente radioattivi, alcuni dei quali risultano praticamente innocui per il nostro organismo, mentre altri, se non adeguatamente limitati, possono generare conseguenze anche gravi:
Il Polonio 210 contenuto nelle foglie di tabacco e, di conseguenza, nelle sigarette e che è la causa della maggior parte dei tumori polmonari;
L’Uranio 238 e il Torio 232, che si trovano in alcuni materiali da costruzione. Il tufo dei famosi Sassi di Matera, ad esempio, ne è ricco.
Il Radon 222, gas presente nelle rocce e nei materiali da costruzione, ritenuto il principale fattore di rischio di tumore polmonare per i non fumatori.
Ma adesso arriviamo ai Raggi X, materia su cui si basa la Radiologia, la scienza che ha rivoluzionato il settore della diagnostica medica. Sui raggi X ci sono certamente alcune credenze da sfatare, cosa che proveremo a fare oggi insieme.
Ad esempio:
- Se entro in un locale dove è stata appena utilizzato un impianto a raggi X, devo proteggermi dalla radiazione residua nell’ambiente.
- FALSO: Appena spengo un emettitore di raggi X, la produzione di raggi X cessa, per lo stesso principio per il quale si fa buio non appena spengo una lampadina.
- Se faccio passare una valigia all’interno di una apparecchiatura per il controllo bagagli, il materiale contenuto nella valigia resta radioattivo.
- FALSO: Per rendere radioattivo un materiale, devo irradiarlo con una energia superiore a quella della sua soglia di attivazione, che è diversa per ogni materiale. Le apparecchiature per controllo bagagli funzionano con energie centinaia di volte inferiori a qualsiasi soglia di attivazione e impartiscono al bagaglio dosi appena sufficienti a ottenere un’immagine significativa.
- Se provo un malessere dopo aver effettuato un’analisi radiodiagnostica probabilmente è un effetto della radiazione che ho assorbito.
- FALSO: La dose assorbita durante qualsiasi analisi radiodiagnostica (escluse le TAC) è, normalmente un migliaio di volte inferiore alla dose massima annuale consentita e dello stesso ordine di grandezza della dose assorbita in un giorno da ognuno di noi a causa del fondo naturale di radiazione (cioè la somma di radiazione terrestre e cosmica).
- Se staziono all’esterno di un locale nel quale sono in funzione apparecchiature radiologiche, ad esempio la sala d’aspetto di un locale per radiodiagnostica, rischio di subire un danno da radiazione.
- FALSO: Il rischio di esposizione a radiazioni ionizzanti all’esterno di una sala diagnostica è lo stesso che si avrebbe passando in corridoio o rimanendo in un qualsiasi altro locale. Tutte le sale diagnostiche sono progettate e periodicamente verificate allo scopo di garantire che la dose emessa verso l’esterno non superi mai il limite massimo consentito per la salvaguardia della popolazione.
Bene ora abbiamo fatto un po’ più di chiarezza su questo tema e ci raccomandiamo che, se da un lato bisogna essere cauti quando si ha a che fare con le radiazioni ionizzanti, dall’altro è bene avere le giuste informazioni per evitare di avere paure irrazionali, per cui se vi viene voglia di mangiare una banana o se avete la necessità di essere sottoposti ad una radiografia, potete fare entrambe le cose con tranquillità.