Il dibattito ha visto come relatori Cinzia Pagni, Stefano Covino, Antonio Calabrò, Agnese Massaro e Davide Baratto.
L’evento ha suscitato grande interesse, coinvolgendo docenti delle scuole superiori locali, molti cittadini e soprattutto molti giovani. Quest’ultimi hanno partecipato attivamente, ponendo domande sul mondo del lavoro, sul futuro, sulla formazione e sull’innovazione. Nel complesso, è stato un dibattito stimolante, che ha offerto diverse idee interessanti.
Gilardoni ha dimostrato una notevole capacità di adattamento alle esigenze dei vari periodi e contesti storici, contribuendo così alla sua crescita.
Inizialmente, si concentrava sul settore medico, ma durante il periodo di boom economico si è orientata verso l’utilizzo dei Raggi X per i controlli non distruttivi dei prodotti. Successivamente, ha ampliato la sua offerta includendo anche gli Ultrasuoni. Negli anni ’70, il focus è passato alla sicurezza, dimostrando di sapersi adattare a questa sfida, sviluppando, ad esempio, impianti per il controllo dei bagagli negli aeroporti.
Questo successo nel soddisfare le esigenze del mercato e della società è stato reso possibile grazie all’innovazione, che deriva da una cultura aziendale solida, competenza tecnica e, soprattutto, creatività.
Gilardoni è un’azienda in crescita, che sta portando avanti progetti innovativi non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Sta esportando i propri prodotti in tutto il mondo.
Recentemente, abbiamo ricevuto la notizia di aver vinto una gara importante per fornire soluzioni all’aeroporto di Francoforte, così come a Glasgow. Siamo l’unica azienda non americana ad aver installato i nostri sistemi negli aeroporti degli Stati Uniti. Inoltre, abbiamo stretto collaborazioni con le ferrovie cinesi per il controllo dei sistemi ad alta velocità.
Tutti questi successi testimoniano l’abilità e la determinazione di Gilardoni nell’innovazione e nel fornire soluzioni rilevanti per le diverse sfide che il mercato e il mondo affrontano.
Un’azienda come Giardoni credo possa avere successo solo se integrata con il proprio contesto, territorio. Per questo è importante che quello che facciamo venga conosciuto a tutti i livelli.
Al momento stiamo collaborando con il Politecnico per cercare di creare un master post-universitario dove si studino le tecniche e le tecnologie dei Raggi X e Ultrasuoni, ma anche corsi universitari; da poco abbiamo aperto il GilInstitute (una scuola riconosciuta che può certificare, quindi dare qualifiche professionali), ma ci sono anche ragazzi di istituti superiori che vengono da noi e si cimentano con la nostra tecnologia, e poi ancora abbiamo avuto ragazzi delle scuole medie.
La divulgazione avviene anche tramite social per abbracciare un pubblico più ambio; abbiamo per questo creato i GilTalks.
Perché parlando, diffondendo, divulgando, insegnando, contaminando, si possono creare quei presupposti di contesto che sono necessari perché un’azienda possa continuare la strada di crescita, innovazione e benessere.
Ringraziamo Pierangelo Marucco dell’associazione La Semina per l’invito e per l’opportunità